2.5.07

Skizzbook from Napuleeeee

Qualche giorno in quel di Napoli è ciò che serve per riprendersi dal logorio del tran tran quotidiano.

Non ho scattato foto di questa ultima edizione del Comicon e non ho intenzione di buttarmi in una disamina approfondita dell’evento, molti siti e blog specializzati e non parleranno in modo più dettagliato, informato e corretto di quanto potrei fare io. Mi limiterò a mettere qua alcuni degli scarabocchi che nascono in modo spontaneo sugli angoli di un quaderno che porto sempre con me e sul quale sono solito buttar giù idee, appunti e appunto schizzi. Parte di questi ghirigori, tracciati direttamente a penna, sono nati in attimi di pausa durante la fiera e ne ritraggono alcuni ospiti.



Lo spazio pro era un luogo perfetto per starsene mollemente stravaccati a scarabocchiare, magari sorseggiando una bibita. In più chi sta al banco a chiacchierare tende a rimanere quasi immobile per alcuni minuti, è una situazione ideale per tracciare un ritratto al volo.
Ohibò, ma quello è Alessandro Bottero l’editore (di spalle), sta chiacchierando con un ragazzo emaciato acconciato a la D’Artagnan.



















La mostra di Stefano Ricci e Anke Feuchtenberger era piccola ma proponeva del materiale stupendo. Ecco una scenetta che non capita di vedere tutti i giorni:
da sinistra a destra: Loustal, la Feuchtenberger, Ricci e Jean “Moebius” Giraud.


La presentazione de “Il gatto del rabbino” nell’edizione Rizzoli alla libreria Fnac ha visto un Joan Sfar in grande forma districarsi da un ingarbugliato botta e risposta sul ruolo della religione nella sua arte e rispondere a domande non proprio argute: “potrebbe farci un riassunto della storia raccontata nel suo fumetto?”
“Non amo quegli autori che sentono di dover avere sempre qualcosa da dire. Io mi limito a raccontare storie che esprimano sentimenti e che mi coivolgono profondamente e spero che quelle stesse sensazioni siano trasmesse al lettore” trascrizione non letterale.
Detto da un grande autore come Sfar lo trovo consolatorio.

















E questo? Ma sì, è proprio lui, L’Emiliano Longobardi che si prende un attimo di meritata pausa al bar.









E questi?…Boh, erano due che stavano seduti davanti a me.



Se non altro mentre giravo per la Fnac ho trovato un bel Moleskine professionale, così i prossimi schizzi non saranno fatti su questi orrendi fogli a quadretti.

Nota: partecipando all’inaugurazione della mostra ho avuto modo di constatare che un buffet è una bella allegoria della vita, è tutto uno spingere e un accapigliarsi per un bicchiere di pessimo vino mentre uno che si è introdotto di soppiatto si riempie le tasche di pizzette. Meditate.

9 commenti:

[emo] ha detto...

io... io... ero in incognito e mi paparazzi così? perchè? per chi lavori? quanto vuoi per avere pietà di me?

Guglie ha detto...

Ma allora posso pubblicare quello schizzo dove ti scapperi mentre con la mano sinistra fai i baffi con il pennarello al ritratto di Vespa sul suo ultimo libro alla feltrinelli??! :-)

[emo] ha detto...

@guglie> quanto vuoi per occultare quella roba? son disposto a foraggiarti a dovere!

Guglie ha detto...

con una delle cose per cui vale la pena vivere nella vita: il cibo Sardo ;-)

Ho anche una bello schizzo dela Lai nazionale che canta L'Aida sulla tazza del cesso, ma mi servira' in futuro quando il suo nome in Franca diventera' ancora piu' grande...

eh eh eh ...gradite una pizzetta?!

Fabio Lai ha detto...

@Emo: no, no, nessun ricatto, d'altronde se avessi voluto questo avrei ritratto anche il guerrigliero talebano a cui stavi mostrando quei piani per l'attentato.

@Guglie: ho svariati rullini di un uomo che cerca di attaccarsi sulla testa un parrucchino di fortuna realizzato coi resti di uno scoiattolo impagliato.
Ci siamo capiti...

Unknown ha detto...

Tutti i buffet del mondo sono allegorie della vita, credo ci siano persone che vivono per il buffet..
L'ho constatato quando facevo l'obiettore in una galleria d'arte moderna.
Non disprezzare però la carta a quadretti, non è così male.
Viva le carte direcupero!
Boicotta Moleskine!

Ciao Fabio.

Ketty Formaggio ha detto...

Salve Fabio, bel resoconto, ho provato un che di malinconico nella lettura. Mi è dispiaciuto davvero non troverti, tu devi aver tirato un gran sospiro di sollievo.
Alla prossima! K

Fabio Lai ha detto...

@Chaosboy: troppo tardi, ormai faccio parte del Fronte Rivoluzionario contro la Carta Quadrettata.

@Ketty: a dire il vero a questa mostra non sono riuscito a vedere un sacco di gente a causa proprio del modo in cui ho voluto trascorrere quei giorni. La mostra mercato al castel Sant'Elmo non sono nemmeno sicuro di averla vista tutta, mi sono aggirato un po' per le esposizioni periferiche, tipo quella di Ricci al Goethe-Institut.
Per il resto il Comicon era più un pretesto per scendere a Napoli e vivere quattro giorni di sole, mare e pizza.
Comunque sia ci becchiamo sicuramente alla prossima.

Ketty Formaggio ha detto...

Grazie Fabio per avermi Linkato (come pure di aver specificato la natura del mio nome)!
Spero che almeno per lucca comics riuscirò a vederti di persona e... rubarti uno skizzo di Osudo. ^__^
Saluti! k