24.12.09

Buon Natale



Buon Natale schiappe. E ricordate che vi voglio un sacco di bene.

Colori di Claudia.

16.12.09

Io mi bullo

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C'è chi si bulla perché ha la macchina potente, chi perché ha tanti soldi, chi perché ha la macchina potente e tanti soldi. Io mi bullo perché hanno pubblicato una mia battuta su spinoza.it.

"In verità Berlusconi ha sempre combattuto la mafia. Spesso nascondeva le ciabatte a Mangano"

6.12.09

Ecco cosa mi ero dimenticato



Lo so, lo so. Mancavo da molto.
Ma adesso sono di nuovo qui. Vi sono Mancato?

7.10.09

Famigliola e segnalazioni

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Voglio segnalare un paio di mostre che ho avuto il piacere di visitare recentemente.

La prima è "Il nuovo dopo la Macchia - Origini e affermazione del Naturalismo toscano" a Montecatini Terme fino al 18 gennaio. Vi troverete esposte opere di Giovanni fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e molto altro.

La seconda mostra che voglio segnalare è "Da Corot ai Macchiaioli al Simbolismo - Nino Costa e il paesaggio dell'anima" ancora visitabile fino al primo novembre. Nell'esposizione oltre alle opere del Costa troviamo anche qui alcuni dipinti di Fattori e Signorini,un'opera(una) di Corot, inoltre M.Ridley Corbet, Abbati, Banti e molti altri autori interessanti.
Singolare l'accoglienza nelle sale dell'esposizione: in ogni stanza, seduta su una sedia, è presente una ragazza generalmente nero vestita che, al momento del vostro ingresso, si sentirà in dovere di alzarsi, passerà il resto della vostra permanenza sbuffando e guardandovi con una certa dose di rancore, fino alla sala successiva.

19.9.09

Bbromboom !

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Supercazzole: tivvù

Sto scrivendo il plot per una serie televisiva. 36 puntate che esaltino il ruolo salvifico della famiglia in questa società afflitta dall'amoralità dei costumi e dal serpeggiante relativismo. Si intitolerà "Fistfuckers".

2.9.09

Nuove uscite

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Esce per l'editore Delcourt il mio nuovo albo "Les blagues du rail", sceneggiatura di Laurent Panetier.
A questo link è possibile vedere alcune pagine.

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Inoltre è in vendita anche il nuovo albo colorato dalla mia socia. Sceneggiatura di Frédéric Richaud e Pierre Makyo, disegni di Bruno Rocco.

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Per vedere le pagine clicca qui.

26.7.09

Meglio tardi che mai

Con colpevole ritardo chiedo il vostro aiuto per un progetto veramente meritevole. Il fumetto 9th year ad opera di Alberto Lanzillotti e Manuel Bracchi partecipa a Zuda comics. C'è ancora una manciata di giorni da qui alla fine del mese per votarli, fatelo per l'Italia, fatelo per gli spaghetti e il mandolino, fatelo per il fumetto umbro!
Qua sotto un piccolo tutorial che vi spiega come votare.

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Un tipo

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18.6.09

Mercato nero



Un altro "ritaglio" dal mio nuovo albo.

5.6.09

Sgranocchiamenti

Una pagina da "Les blagues du rail" il mio prossimo albo per Delcourt.

23.5.09

Sorpresa

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Ancora una volta per sapere come va a finire la gag dovrete comprare l'albo :D

29.4.09

Scricchiolii

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Avevo scarabocchiato questa vignetta su un foglietto diversi giorni fa ma trovo solo ora un attimo per postarla.

21.2.09

Aiutiamolo

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Francesco Biagini è un bambino di trenta anni che in tenera età ha subito l'obliterazione di entrambi i lobi auricolari in un terribile incidente di pedalò.
Francesco è attualmente in competizione nel concorso ZudaComics. La vittoria per lui significherebbe avere denaro sufficiente per realizzare il sogno della sua vita: comprarsi un pedalò nuovo.
Aiutiamolo votando per "Ninjas from Ibiza", un fumetto al cui confronto gli altri fumetti non sono nemmeno fumetti.

Votate per Francesco Biagini a ZudaComics QUI.

Il sistema di votazione è illogico e non ci capite una tromba?
Allora leggete QUI.
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Vote for Francesco Biagini at ZudaComics HERE.
-
Vote pour Francesco Biagini dans ZudaComics PAR LA.

Edit: il trailer ufficiale!





7.2.09

teste denoc

In questi tempi di intolleranza e follia generalizzata idiozia sembra aggiungersi ad idiozia. Dopo le esternazioni antisemite e negazioniste del vescovo Williamson, dà il meglio di sé tale Maurizio Ruggiero, coordinatore del movimento Sacrum Imperium (dimmi te) e personaggio molto vicino alla Lega.
Dice il tollerante Ruggiero riguardo il monumento in memoria dell'Olocausto di fronte alla chiesa di Santa Maria in Organo a Verona:

"È un'orribile ferraglia che solo con uno sforza da ernia può dirsi monumento. E poi il quartiere Veronetta ha un alto numero di tradizionalisti. Peccato che l'amministrazione comunale non abbia considerato i fanti della guarnigione veneziana che difendeva Verona e la Serenissima al tempo delle Pasque Veronesi, la grande insurrezione contro Bonaparte nell'aprile del 1797. I soldati furono deportati in Francia via Milano nei primi campi di concentramento che la storia ricordi, allestiti dai giacobini benefattori dell'umanità. Tornarono in pochi, ma si sa, la propaganda è propaganda e i morti non sono tutti uguali"

E ancora:

"Premesso che la Chiesa condanna il razzismo e l'antisemitismo, ritengo che non esistano tabù storici. Perché non è possibile discutere le affermazioni di Williamson? Quanti ebrei sono morti: sei milioni o cinquecentomila? Le camere a gas sono esistite oppure no? Ripeto, perché non è possibile discutere di queste cose? Sulla Shoah c'è stata una strumentalizzazione scandalosa. Certo gli eventi della Seconda guerra mondiale sono stati poco encomiabili e poco gloriosi, ma i comunisti sovietici e cinesi hanno ammazzato nei lager più di cento milioni di persone. E poi c'è la questione risarcitoria. Gli interessi che sono dietro la Shoah mi ricordano le denunce di pedofilia contro i preti. Spesso le vittime che accusano i sacerdoti sono mosse da motivi di natura economica"

Non capisco come faccia uno che crede ciecamente all'immacolata concezione e alla risurrezione di Gesù a trovare così incredibili le camere a gas.

-Link-

17.1.09

Supercazzole: filodiffusione

Una nuova rubrica fatta solo di parole, non necessariamente sensate.
Se riuscirete a leggere anche questo mi sentirò sinceramente dispiaciuto per l’evidente disistima che nutrite nei confronti del vostro tempo libero.



Ammainati i Santa Claus gonfiabili, restituita dignità ad abeti gravati da mille paillettes, qualcosa ancora rimane del trascorso Natale, la filodiffusione.
Qualcuno ha pensato di piazzare casse acustiche ad intervalli regolari per la via principale del paese. Non più di sei brani natalizi incatenati in un loop senza fine, tutta una roba di bianchinatali, slitte, gioiosi cori e letizia. Siamo ormai in Gennaio inoltrato e la filodiffusione continua a filodiffondere.
Conclusasi l’Epifania uno spirito progressista deve aver notato che la breve e incolore selezione musicale, ripetuta un numero elevato di ore al giorno, ha finito per prostrare i nervi dei paesani, soprattutto quelli che gli altoparlanti li hanno sotto le finestre o, detto in maniera più pedestre, sulla mezzeria dei coglioni.
La filodiffussione ha cominciato a pervertirsi, i carmi natalizi sono stati soppiantati da residui di discoteca anni ’90 e Donatella Rettore e il meglio di Rocky Roberts e ‘Chihuahua’ e quello che ripete all’infinito ‘movimento sexy’ e una selezione dello Zecchino D’Oro e Grignani e sporadiche schegge di liscio e un’inspiegabile cover di ‘No woman no cry’ in chiave elettro-dance. Nei momenti in cui credono di non essere viste le vecchiette per strada cedono a qualche incerto passo di bossa nova.
E’ ormai evidente che siamo parte di un esperimento, attraverso l’ininterrotta sovraesposizione a suoni, che solo apparentemente sembrano assemblati da un macaco depresso, veniamo bombardati da messaggi subliminali volti ad alterare e soggiogare le nostre menti.
Si mira alla creazione di super soldati. O super vecchiette in grado di eseguire spaccate sagittali. O comunque una cosa del genere.
Un’ora fa l’esercito ha allestito posti di blocco su tutte le vie d’accesso al paese, i telefoni non funzionano più, gruppi di militari in tuta anti-radiazioni stanno rastrellando le case una per una. Sento che fra poco arriveranno anche a me, a chi riuscirà a leggere queste righe lascio i miei ultimi pensieri:

Quante volte io credevo che, e invece no, e invece no.
Tu guardavi tutti meno me
e io credevo invece che
ho deciso che mi buttero' e qualche cosa combinerò
Questa volta non ci sono se,
fermi tutti adesso tocca a me
Stasera mi butto
stasera mi butto,
mi butto con te
e faccio di tutto e faccio di tutto per stare con te.

8.1.09

Inspiration #8

Animazione (Animation)
-"Grub" teaser dello studio Frater
- Il sito del film d'animazione "Coraline"

Fotografia (Photography)
- Sad guys on trading floors

Scultura (Sculpture)
- Jumping Brain di Emilio Garcia
- Super Mario Coke Head di Dex
- Iceberg di Jon Klassen

Cazzate (Fun)
- Super Obama World

Letture

Roger Abravanel‘Meritocrazia’ Garzanti - €16,50

Picture of Ursy - hard on the couch, good for the soulL'italiano medio si sente genericamente in accordo col termine ‘meritocrazia’, pur non sapendo bene di cosa si tratti. Generalmente, quando sente nominare la parola immagina una lavagna equamente divisa tra i nomi dei buoni da una parte e quelli dei cattivi dall’altra.
Non aiuta a far luce su caratteristiche e pregi di questa ideologia la politica nostrana, almeno a giudicare dai molti che, in contesti pubblici, si riempiono la bocca con termini quali ‘merito’ o ‘meritocrazia’ senza però dar seguito a progetti che siano realmente volti ad allestire meccanismi meritocratici nella nostra società.
Probabilmente molti di noi non sanno che la meritocrazia ha una propria storia, i propri teorici e numerosi esempi di realizzazioni pratiche all’attivo. Nel suo libro Roger Abravanel ripercorre le storie dei primi pionieri della meritocrazia, passa in rassegna alcuni esempi si società dove l’ideologia e la cultura meritocratica hanno dato i loro frutti, analizza il “mal di merito” del sistema-Italia, si spinge addirittura a proporre alcune soluzioni che, se messe in atto, potrebbero cambiare radicalmente il nostro modo di vivere e sentire lo stato e la vita di ogni giorno.
Abravanel, pur cosciente del fatto che viviamo in una società fortemente centrata sulla dottrina del corporativismo, refrattaria a qualunque liberalizzazione economica (se non a parole e per mero calcolo elettorale), si dimostra ottimista, dato che, a parer suo, gli italiani sentono forte il bisogno di meritocrazia nelle proprie istituzioni, nella propria società, nella propria vita.

Dal canto mio non posso che consigliare la lettura di questo libro, che ha l’innegabile merito di chiarificare la natura e le ripercussioni sociali di una delle carenze forse più gravi del nostro paese. Purtroppo i governi che si sono succeduti negli ultimi anni, con particolare riferimento a quello attualmente in carica, dimostrano la chiara volontà di perseguire logiche corporativiste, tutelando interessi di lobby, premiando l’appartenenza invece della provata capacità, promuovendo la diffusione del ‘familismo amorale’ come modello comportamentale nazionale. Tutto quello che una società meritocratica non dovrebbe essere.

2.1.09

E ancora ...

Dato che ero a scavare tra i vecchi biglietti d'auguri, tiro fuori anche questo del 2005 che mi pare di non aver mai postato qua.