23.10.07

Sorci: parliamone

sorci in cucina

Prendete Cars.
Un esempio brillante di come utilizzare alta tecnologia al servizio di storie semplici e profonde? L'allegoria struggente di un'America (un mondo?) che non c'è più?
E' vero.
Ma c'erano dei momenti opachi, delle scene un po' troppo prevedibili, passaggi narrativi scontati che occhieggiavano qua e là, una sottile patina di fasullo sulle automobili con gli occhioni?
Ve lo concedo.

Ecco, adesso dimenticatevi Cars. Andate a vedere Ratatouille, c'è Brad Bird ai comandi.
Guardatevelo almeno tre volte: una per godervi l'opera nella sua completezza, una seconda volta per seguire con attenzione la recitazione dei personaggi, in più consiglio una terza visione in cui seguirete solo ed esclusivamente le pieghe degli abiti che vestono i personaggi.
Qui siamo su un altro livello.

15 commenti:

Niccolò Storai ha detto...

Brad Bird è cmq una garanzia, non ho ancora visto questo suo ultimo film ma per me il suo capolavoro è
Il Gigante di Ferro.

Guglie ha detto...

Visto e goduto di tale visione...anche se una, hai ragione non e' abbastanza. Il regista e' lo stesso degli Incredibili se non sbaglio e da vita ad un film notevole su tutti i punti di vista. Ho amato Cars che ritengo lo stesso un prodotto notevole, ma questo opino rischia di far vacillare nella mia cassifica personale Mosters and Inc.

Flavio ha detto...

Te l'avevo detto che è un capolavoro. ;)

Io consiglio di vederlo in originale per godersi il gran lavoro fatto dai doppiatori (Peter O'Toole e Ian Holm su tutti).

Massimo Montigiani ha detto...

... e pensare che Brad Bird ci ha messo dieci anni a convincere Pixar per il suo Incredibili!
dicevano che era uno " poco affidabile"....

Simone Altimani ha detto...

Cè percaso Tony fucile dietro al character?
Io amo i lavori di quel uomo!

Fabio Lai ha detto...

>Ho amato Cars che ritengo lo stesso un prodotto notevole, ma questo opino rischia di far vacillare nella mia cassifica personale Mosters and Inc.

Secondo me tra Monster e Ratatouille c'è una differenza sostanziale pur trattandosi in entrambi i casi di film notevoli.
Nel primo la morale, il messaggio che si chiarifica nel finale è più un pretesto sul quale montare una storia ben ritmata con tanta azione e gags. Ratatouille invece sembra interamente imperniato sul concetto dell'innovazione, dell'osare oltre il conosciuto e questo tema muove segmenti importanti della trama: la cuoca con cui il protagonista ha una storia, la quale si scontra con il mondo maschilista e sciovinista dell'alta cucina, Ego che rimette in gioco la sua carriera per essere tornato su una propria decisione, il padre di Ratatouille che cambia la propria visione sul "dono" del figlio e così via.

Nel complesso si ha la sensazione di un'opera di maggiore sostanza.

Fabio Lai ha detto...

>Io consiglio di vederlo in originale per godersi il gran lavoro fatto dai doppiatori (Peter O'Toole e Ian Holm su tutti).

A mio parere stavolta regge bene anche la versione italiana, già credevo di andare al cinema e sorbirmi il topo doppiato da, che so, Leone Di Lernia.

Fabio Lai ha detto...

>... e pensare che Brad Bird ci ha messo dieci anni a convincere Pixar per il suo Incredibili!
dicevano che era uno " poco affidabile"....


Si racconta che una volta abbia rubato l'autoradio di Lasseter.

Fabio Lai ha detto...

>Cè percaso Tony fucile dietro al character?
Io amo i lavori di quel uomo!


Risulta tra gli autori, probabilmente con ruoli simili alle produzioni precedenti, se non sbaglio era capo animatore ne "Il gigante di ferro" e "Gli Incredibili".

tre - | ...| ha detto...

aaaaaah, ecco!! che nella mia mente un po' di pezzi di un puzzle che neanche sapevo esistesse si ricompongono...

tipo l'amore che ho per un film come il gigante di ferro e le stesse sensazioni che ho provato guardando ratatouille, sensazioni assolutamente indecifrabili ma che c'erano.
purtroppo non sto tanto dietro ai registi, characters e disegnatori, ma a quanto sembra, loro stanno dietro a me:))
a distanza di anni non tradiscono le mie emozioni.

paolo raffaelli ha detto...

Dopo la seconda visione non posso che confermare che è un lavoro eccezionale.
E Anton Ego mi è ormai entrato nel cuore... e tra l'altro la sua recensione "letta" a noi spettatori ha profondità che è difficile trovare in film con pretese molto superiori.
Un lavoro con i fiocchi!

supersara ha detto...

anche se il foular del capo cuoco sembra fatto di marmo!!
a parte qsto è decisamente eccezionale!!!:D

Fabio Lai ha detto...

>anche se il foular del capo cuoco sembra fatto di marmo!!

Fra le tante regole che vigono nelle cucine dei ristoranti di livello superiore c'è quella secondo cui il foulard dei cuochi deve essere ben inamidato e rigido.
Credo sia una scelta di realismo.

supersara ha detto...

allora ritiro tutto:D

Silvio ha detto...

Io l'ho visto e me lo sono goduto! Concordo su una certa mediocrità strisciante che si era intravista in "Cars", brillantemente superata in quest'ultimo lavoro: non è forse sui livelli degli Incredibili e di Monsters and c., ma è davvero molto molto bello. Ho trovato straordinarie le ricostruzioni di Parigi, realistica al punto giusto senza sembrarlo troppo. Magici, grandissimi, visionari al punto giusto (straordinarie le scene di massa con i ratti)... sì, si può parlare di capolavoro. Che invidia!